La Storia di Chielisò
inizi del 1900
La cantina Chielisò è nata da un’esperienza vinicola risalente al nostro bisnonno Ernesto Ribaldone, che, all’inizio del 1900, insieme alla moglie Luigina, possedeva i vigneti e la cantina nella zona di Lu Monferrato. All’epoca, il vino faceva parte integrante del pasto e veniva bevuto anche durante il duro lavoro.
Ernesto vinificava in botti di cemento e trasportava il vino a Torino in botti di legno poste su un carro trainato da cavalli, in un viaggio che durava due giorni. All’epoca, il vino veniva venduto quasi esclusivamente sfuso alle numerose osterie.
Uno dei suoi cinque figli, Piero, ancora adolescente, amava coltivare i vigneti e vedere il vino prodotto dalle sue uve…
… Ma suo padre vendette la cascina e i vigneti, e da quel momento la tradizione sembrava essersi fermata.
1965
La passione per la viticoltura è sempre rimasta nel cuore di Piero, che, dopo alcuni anni, ricominciò a vendere vino nella zona di Sant’Anna di Cassine insieme ai suoi fratelli Luigi e Giovanni.
1968
Piero decise di trasferirsi, con sua moglie Irene e i loro figli Massimo e Marco, in una cascina di Gavonata.
1972
Piero acquistò un vigneto ed iniziò a vinificare.
Le qualità dei vini erano principalmente le stesse di oggi: Barbera, Dolcetto, Freisa, Cortese e Malvasia. Anche il Moscato di Amburgo veniva coltivato e venduto ai clienti come uva da tavola.
Col tempo, anche Massimo e Marco si appassionarono alla gioia della vendemmia, che si manifestava nei canti festosi dei contadini, nei tavoli allestiti nei vigneti e nell’abbondanza del raccolto dopo un intero anno di lavoro.
1987
Gli anni passarono e nel 1987 Marco decise di proseguire la tradizione insieme a sua moglie, Giovanna.
1991
Nel 1991, costruirono una nuova cantina a Gavonata, su un piccolo altopiano che domina Cassine e gli Appennini, chiamato “Alti San Pietro” dai contadini di Gavonata.
2005
Marco e Giovanna coniarono il nome Chielisò ispirandosi all’amore per i loro figli, CHIara, ELIa e SOfia, un nome che ancora oggi rappresenta la cantina.
2019
La tradizione familiare fu rinnovata di nuovo quando Sofia decise di proseguire l’attività vinicola insieme al padre Marco, supportata dalla costante presenza della famiglia.
2025
L’inaugurazione di una sala degustazioni e eventi. Vorremmo far vivere a chi ci visita la stessa gioia e convivialità dei giorni della vendemmia, quando i tramonti e i colori della natura sono magnifici e il mosto inizia a fermentare in botte; quando, dopo una mattina di duro lavoro e risate nei vigneti raccogliendo i grappoli, ci sediamo a tavola e ci godiamo cibi prelibati del nostro Monferrato e il vino, ricordando la vendemmia da cui è nato.